domenica 6 novembre 2016

FOLIAGE AUTUNNALE 22 ottobre 2016


Dici autunno e immediatamente  hai una visione composta di castagne, vin brulé, zucca e colori caldi (se abiti in Val Padan questa visione idilliaca verrà presto scalfita dalla nebbia, l'umidità e l'impossibilità di vedere il colore del cielo per mesi).
Ma ritornando alla nostra visione idilliaca, l'evento più atteso dell'autunno è senz'altro il foliage, termine inglese traducibile in”fogliame”.
In autunno gli amanti della fotografia fanno del foliage il protagonista assoluto di scatti e panoramiche. Chi ama passeggiare o fare escursioni sa che in questo periodo i sentieri e gli scorci si tingono di innumerevoli sfumature e di un'atmosfera unica.
Il bosco è senz'altro il palcoscenico migliore per ammirare il foliage, in particolare se popolato di diverse specie di alberi le cui chiome si attenuano con cromature e in tempistiche diverse dando vita ad uno sfumare di colori. 
Per ammirare questo evento abbiamo scelto come meta il Monte Penna situato nel Parco delleForeste Casentinesi sul confine appenninico che separa la provincia di Arezzo, in Toscana, e la provincia di Forlì-Cesena, in Emilia-Romagna.
Dopo aver chiesto qualche delucidazione nel Centro Visite di Badia Prataglia, frazione del Comune di Poppi (AR), decidiamo di salire in macchina lungo la stretta provinciale 124 che da Badia sale all’Eremo di Camaldoli, luogo suggestivo e isolato visitabile in parte secondo specifici orari per preservare la quiete e l'isolamento dei pochissimi monaci benedettini che vi dimorano. 
Il primo tratto di strada si snoda all’interno della meravigliosa faggeta bianca  e arancio in cui ci si può inoltrare anche a piedi attraverso il “Sentiero Natura” che parte direttamente dal centro del paesino di Badia.


Superiamo il ristorante "Il Capanno" ultimo presidio dove poter effettuare scorta di acqua e cibo e dopo circa 6 km di salita decidiamo di parcheggiare l’auto al passo Prato alla Penna e fare un percorso in mezzo al bosco di un paio d'ore seguendo i sentieri segnalati dal CAI. 
Giungiamo quindi senza difficoltà al Passo Fangacci e imbocchiamo la salita - agevole ad eccezione degli ultimi 50 mt che richiedono un piccolo sforzo di gambe - per la cima del Monte Penna. Chi non avesse molta voglia di camminare può lasciare la macchina direttamente nello spiazzo adiacente il Rifugio Fangacci (Rifugio  non custodito) e salire a piedi (circa 25 minuti).
Dalla terrazza a precipizio del Monte Punta Penna  ammiriamo a perdita d’occhio il meraviglioso versante Romagnolo dell’Appennino. Da qui sormontiamo le cime della Foresta della Lama e dell'inaccessibile Riserva Integrale Protetta di Sasso Fratino e scorgiamo, ben visibile, la diga di Ridracoli nel Comune di Bagno di Romagna (FC).




Dopo esserci rifocillati con qualche panino portato da casa e aver riempito gli occhi dello spetacolo che ci offre il panorama, ritorniamo alla  macchina e in 20 minuti raggiungiamo Camaldoli, un piccolo agglomerato di case sorte intorno al Monastero fondato dal monaco benedettino San Romualdo nei primi anni dell'XI secolo. Non manchiamo di visitare l'antica farmacia dove i monaci preparavano medicamenti e preparati erboristici dove è possibile acquistare -senza pretesa di fedeltà alle ricette originali- prodotti cosmetici e per la cura del corpo.
Dopo un caffè ed una deliziosa torta con ricotta e uvetta ancora calda preparata dal Bar-Locanda “Baroni” (da provare anche la schiacciata tipica di Camaldoli) ritorniamo verso casa affogando lo sguardo fino all'ultimo albero nei meravigliosi colori autunnali delle colline casentinesi.



                                                RIASSUMENDO


Partenza: Prato alla Penna mt. 1248
Arrivo:  Monte Penna mt. 1283
Durata: A seconda del percorso prescelto.
Difficoltà: Facile (anche con bambini).
Dove mangiare: ristorante "Il Capanno" situato lungo la provinciale 124 che da Badia Prataglia sale al passo Fangacci.
Periodo migliore per il foliage nel Casentino: da metà ottobre a metà novembre.

Punti d'interesse nelle vicinanze di Badia Prataglia: Camaldoli e il suo Monastero (distanza 10  km) nonché l'Eremo; Il Castello di Poppi (distanza 20 km); il Santuario di San Francesco “La Verna” nel Comune di Chiusi dal quale si può raggiungere direttamente a piedi il Monte Punta Penna attraverso il bellissimo sentiero CAI 051 (3 km Circa andata e ritorno).


Nessun commento:

Posta un commento